L'Eneide di Virgilio del commendatore Annibal Caro libri dodici

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A spese Remondini di Venezia, 1777 - 502 pages
 

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Popular passages

Page 502 - Newton , non v'efler cofa alcuna contro la Santa Fede Cattolica, e parimente per Atteftato del Segretario Noftro , niente contro Principi, e buoni coftumi , concediamo Licenza a Cio: Battijìa Recurti Stampatore di Vene-zia , che pofla eflere ftampato, offervando gli ordini in materia di Stampe, e prefentando le folite Copie alle Pubbliche Librerie di Venezia , e di Padova . Dat.
Page 187 - Mostrin con l'astrolabio, e col quadrante Meglio del ciel le stelle, ei moti loro, Che ciò meglio sapran forse di voi. Ma voi Romani miei reggete il mondo Con l'Imperio, e con l'armi; e l'arti...
Page 264 - Squillar s'ode da lunge un suun di trombe, Un dare a l'arme , ed un gridar di genti Tal, che ne tuona e ne rimugghia il cielo. E...
Page 183 - Quinci l'uman legnaggio, i bruti, i pesci, e ciò che vola, e ciò che serpe, han vita, e dal foco e dal ciel vigore e seme traggon, se non se quanto il pondo e '1 gelo dei gravi corpi, e le caduche membra le fan terrene e tarde.
Page 168 - Caron demonio spaventoso e sozzo, (2) a cui lunga dal mento, incolta ed irta pende canuta barba. Ha gli occhi accesi come di bragia. Ha con un groppo al collo appeso un lordo ammanto, e con un palo, che gli fa remo, e con la vela regge i' affumicato legno, onde tragitta su l' altra riva ognor la gente morta.
Page 61 - De' nemici e de l'armi a morte esposti Senza riservo, e via dritti fendiamo La città tutta, a la buia ombra occulti , Che l'altezza facea de gli edifici. Or chi può dir la strage e la ruina Di quella notte ? E qual...
Page 255 - Che d' un tal vostro merlo avrà mai sempre Dolce ricordo. Anzi io , (soggiunse Julo ) Che senza il padre mio la mia salute Veggio in periglio, per gli Dei Penati, Per la casa...
Page 21 - Tal fra lor fan noeper quei chiostri un fremito Che ne trema la terra e n'urla il monte. Ed ei lor sopra, realmente adorno Di corona e di scettro , in alto assiso L'ira e gl'impeti lor mitiga e molce.
Page 115 - Pietà del dolor mio, de la ruina Che di ciò m'avverrebbe; e (se più luogo Han le preci con te) che tu del tutto Lasci questo pensiero. Io per te sono In odio a Libia tutta, a' suoi tiranni, A
Page 96 - Scoprimmo, e non ben chiari , i monti in prima , Poscia i liti d'Italia. Italia Acate Gridò primieramente : Italia , Italia Da ciascun legno ritornando allegri Tutti la salutammo. Allora Anchise...

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