La Rivista europea, Volume 3

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Tip. editrice dell'Associazione, 1874
 

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Popular passages

Page 409 - Ahi quanto a dir qual' era, è cosa dura , Questa selva selvaggia ed aspra e forte , Che nel pensier rinnova la paura ! . Tanto è amara, che poco è più morte; Ma per trattar del ben, ch' i' vi trovai, Dirò dell' altre cose ch' io v' ho scorte. l' non so ben ridir com' io v' entrai ; Tant' era pien di sonno in su quel punto, Che la verace via abbandonai.
Page 46 - ... tanto discosto da come si vive a come si dovrebbe vivere, che colui che lascia quello che si fa per quello che si doverrebbe fare, impara più tosto la ruina che la preservazione sua: perché uno uomo, che voglia fare in tutte le parte professione di buono, conviene rovini infra tanti che non sono buoni.
Page 261 - Senz'esso fora la vergogna meno. Ahi gente, che dovresti esser devota, E lasciar seder Cesar nella sella, Se bene intendi ciò che Dio ti nota ! Guarda com'esta fiera è fatta fella, Per non esser corretta dagli sproni, Poi che ponesti mano alla predella ! O Alberto tedesco, che abbandoni Costei ch...
Page 261 - O Alberto tedesco ch'abbandoni costei ch'è fatta indomita e selvaggia, e dovresti inforcar li suoi arcioni, giusto giudicio...
Page 553 - ... je trouvai quoi? le monde lui-même, avec l'immensité de l'espace, dans lequel le Tout est contenu, et l'immensité du temps, dans lequel le Tout se meut, et avec la prodigieuse variété des choses qui remplissent l'espace et le temps, et, ce qui est presque insensé à dire, je m'y aperçus moi-même allant et venant...
Page 559 - On peut affirmer dans l'état actuel du monde que la fondation des colonies est la meilleure affaire dans laquelle on puisse engager les capitaux d'un vieil et riche pays.
Page 169 - ... il lui était arrivé partout mille scandales publics, et il était si accoutumé et si heureux à s'en tirer et à monter toujours de place en place jusqu'à l'intendance de Paris , qu'il disait : « Encore une sottise, et je serai secrétaire d'état.
Page 490 - Macedoni, il quale, venendo sotto a Filippo, che aveva imparato il modo dell'ordinare gli eserciti da Epaminonda tebano, diventò, con questo ordine e con questi esercizi, mentre che l'altra Grecia stava in ozio...
Page 92 - Le fiacche lingue nostre, nate fra la debolezza , l' avvilimento e la servitù del medio evo , lingue sono servili , piuttosto passive che attive , piuttosto atte ad esprimere il servire che il comandare , piuttosto atte a lisciar le scorze che a penetrar nel midollo. Servi fummo, e da servi parlammo, e se con questo debole stromento, che nostre lingue chiamiamo , quando di nuovo , dissipate le tenebre del medio evo , rifulse il sole della bella letteratura, e massimamente della storia, producemmo...
Page 43 - ... dove si delibera al tutto della salute della patria, non vi debbe cadere alcuna considerazione né di giusto né...

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