Alessandria nel VI centenario della morte di DAnte Alighieri: conferenze dette al R. Liceo Plana nell'aprile 1921R. Bemporad & Figlio, 1921 - 111 pages |
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Popular passages
Page 109 - Posato al nido de' suoi dolci nati La notte che le cose ci nasconde, Che, per veder gli aspetti desiati, E per trovar lo cibo onde gli pasca, In che i gravi labor gli...
Page 13 - Come le pecorelle escon del chiuso Ad una, a due, a tre, e l'altre stanno / Timidette atterrando l'occhio e '1 muso, E ciò che fa la prima, e l'altre fanno, Addossandosi a lei s'ella s'arresta...
Page 66 - Tuttavia, dopo alquanto tempo, la mia mente, che s'argomentava di sanare, provvide (poiché né il mio, né l'altrui consolare valea) ritornare al modo che alcuno sconsolato avea tenuto a consolarsi. E misimi a leggere quello, non conosciuto da molti, libro di Boezio, nel quale, cattivo e discacciato, consolato s'avea. E udendo ancora, che Tullio scritto avea un...
Page 51 - Sì ch' è forte a veder qual più si falli. Faccian gli Ghibellin, faccian lor arte SotI' altro segno ; chè mal segue quello Sempre chi la giustizia e lui diparte: E non l'abbatta esto Carlo novello Co' Guelfi suoi , ma tema degli artigli di' a più alto leon trasser lo vello.
Page 51 - Ch' io accusai di sopra , e de' lor falli , Che son cagion di tutti i vostri mali...
Page 66 - E avvegnaché duro mi fosse prima entrare nella loro sentenza, finalmente v'entrai tant'entro, quanto l'arte di grammatica ch'io avea e un poco di mio ingegno potea fare; per lo quale ingegno molte cose, quasi come sognando, già vedea; siccome nella Vita Nuova si può vedere.
Page 94 - ... 1 solecchio, che del soverchio visibile lima. Come quando drill' acqua o dallo specchio salta lo raggio all' opposita parte, salendo su per lo modo parecchio a quel che scende, e tanto si diparte dal cader della pietra in igual tratta...
Page 73 - Che l' universo a Dio fa simigliante. Qui veggion l' alte creature l' orma Dell' eterno valore, il quale è fine, Al quale è fatta la toccata norma. Nell' ordine ch' io dico sono accline Tutte nature per diverse sorti, Più al principio loro e men vicine; Onde si muovono a diversi porti Per lo gran mar dell' essere, e ciascuna Con istinto a lei dato che la porti. Questi ne porta il fuoco inver la luna, Questi ne' cuor mortali è permotore, Questi la terra in sè stringe ed aduna.
Page 30 - Sommamente si dilettò in suoni e in canti nella sua giovinezza, ea ciascuno che a que' tempi era ottimo cantatore o sonatore fu amico e ebbe sua usanza; e assai cose da questo diletto tirato compose, le quali di piacevole e maestrevole nota a questi cotali facea rivestire.
Page 92 - O ombre vane, fuor che nell'aspetto ! Tre volte dietro a lei le mani avvinsi , E tante mi tornai con esse al petto.