Sul tempo in che fu scritta la Monarchia di Dante AlighieriVaglio, 1878 - 54 pages |
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Sul Tempo in Che Fu Scritta la Monarchia di Dante Alighieri (Classic Reprint) Camillo Antona-Traversi No preview available - 2018 |
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349.11 Harvard College ALIGHIERI PER CAMILLO ammettendo anteriore ANTONA-TRAVERSI IN NAPOLI argomento Arrigo VII autorità bastata a ritener Bellini al Museo Boccaccio Boehmer bolla Unam Sanctam brani della Monarchia Cacciaguida calata dell'Imperatore Campaldino Canto X Carmignani chè Chiesa città composta confutare conoscere la bolla Convito credere critico tedesco Dante abbia DANTE ALIGHIERI Dante dalla dimostra Dante dettò dell'esilio dettò il trattato dettò la Monarchia Dino Compagni Divina Commedia eretiche esilio Firenze guel Guelfi e Ghibellini guelfo Inferno l'Alighieri l'autore Lettera ai principi lettera al Duca libro Ludovico il Bavaro Malaspina marchesi di Toscana maturità dell'Alighieri MONARCHIA DI DANTE narchia notissima Lettera opinione del Witte osserva papa Bonifacio VIII pontefice principi e popoli priore prova quistione ritener Dante rotta di Monteaperti Santa Sede SCRITTA LA MONARCHIA sembra sentenze sentore della bolla sostenuta dal Witte teoreti trattato De Monarchia VAGLIO Via Bellini verso vorrebbe il Fraticelli Wegele Zumbini
Popular passages
Page 41 - Io ch' era d' ubbidir desideroso, Non gliel celai, ma tutto gliele apersi ' : Ond' ei levò le ciglia un poco in soso. Poi disse : fieramente furo avversi A me ed a' miei primi ed a mia parte, Sì che per due fiate li dispersi.
Page 40 - A così riposato, a così bello Viver di cittadini, a così fida Cittadinanza, a così dolce ostello, Maria mi die', chiamata in alte grida, E nell' antico vostro Batisteo Insieme fui cristiano e Cacciaguida.
Page 46 - Ma quell' altro magnanimo, a cui posta Restato m' era, non mutò aspetto, Nè mosse collo, né piegò sua costa : E se, continuando al primo detto, Egli han quell'arte, disse, male appresa, Ciò mi tormenta più che questo letto. Ma non cinquanta volte fia raccesa La faccia della Donna che qui regge, Che tu saprai quanto queir arte pesa. E se tu mai nel dolce mondo regge, Dimmi : perché quel popolo è sì empio Incontr' a' miei in ciascuna sua legge ? Ond...
Page 31 - ... cosa il libro, il quale infino allora appena era saputo, divenne molto famoso. Ma poi, tornatosi il detto Lodovico nella Magna...
Page 24 - Però ti sta, che tu se' ben punito, E guarda ben la mal tolta moneta Ch'esser ti fece centra Carlo ardito: E se non fosse, ch'ancor lo mi vieta La riverenza delle somme chiavi, Che tu tenesti nella vita lieta , Io userei parole ancor più gravi ; Che la vostra avarizia il mondo attrista, Calcando i buoni, e sollevando i pravi. Di voi pastor s'accorse.
Page 31 - Beltrando cardinale del Poggetto e legato del papa nelle parti di Lombardia, sedente papa Giovanni XXII. E la cagione ne fu, perciocché Lodovico duca di Baviera, dagli elettori della Magna eletto in re de...
Page 29 - Ma noi a cui il mondo è patria , sì come a' pesci il mare, quantunque abbiamo bevuto l'acqua d'Arno avanti che avessimo denti , e che amiamo tanto Fiorenza, che per averla amata patiamo ingiusto esilio ; nondimeno le spalle del nostro giudizio più a la ragione che al senso appoggiano.
Page 37 - Guelfi avversario, fu come lui. » Che Dante da prima fosse stato guelfo, ce lo mostra poi anche più chiaramente la stima in che era tenuto da' suoi concittadini, i quali, sventurati al pari di lui, non si sarebbero al certo serviti di un ghibellino per far ressa sul cuore del pontefice. Le parole , che il nostro autore mette in bocca a Farinata nel Canto X dell'Inferno, sono irrefragabil prova del suo schietto pensare da guelfo.
Page 37 - Ghibellini furono cacciati di casa loro , ed egli slmilmente sotto titolo di Guelfo tenne i freni della Repubblica in Firenze : della quale cacciato, come mostrato é, non da
Page 47 - Dimmi, perché quel popolo è sì empio Incontro a' miei in ciascuna sua legge ? s4 Ond' io a lui : Lo strazio e il grande scempio, Che fece 1' Arbia colorata in rosso, Tale orazion fa far nel nostro tempio.