La divina commedia di Dante Allighieri, Volume 2Paroni, 1858 |
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alcuna allora altra amore Angeli anime antipurgatorio appresso Arno ascolta avarizia avea balzo beati Beatrice buon cagione cammino cantica canto canto IX canto XXVII carro celeste ch'è ch'io chè ciascun Cielo colla color colui conciossiachè corpo cotal Cristo Dante dicendo dietro dimanda dire dissi divina dolce donna Duca Ellesponto empireo Eneide Equatore essendo esso Eunoè fece figlio figliuolo Filippo il Bello fiume fummo fuoco gente Gesù Cristo giro girone gridando Grifone guarda guisa Inferno innanzi l'altro l'anima lascia lume luogo Maestro maraviglia Matelda medesimo mente mondo monte del Purgatorio morte mostra notte occhi omai Ovid Paradiso PARAFRASI parlare parole passi peccato perocchè piangere pianta poco Poeta poscia prego pria Purg Purgatorio quivi raggi rispose salire santa segg senti sette Sordello spiriti Stazio superbia Tebaide terra tosto uomo veder vedi veggio veniva verso vidi Virgilio virtù viso voglia volge volsi
Popular passages
Page 42 - Cosenza, che alla caccia Di me fu messo per Clemente, allora Avesse in Dio ben letta questa faccia, L' ossa del corpo mio sarieno ancora In co del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora.
Page 466 - Fuor sei dell' erte vie, fuor sei dell" arte. Vedi là il sol che in fronte ti riluce ; Vedi l'erbetta, i fiori e gli arbuscelli, Che qui la terra sol da sé produce. Mentre che vegnan lieti gli occhi belli Che, lagrimando, a te venir mi fenno, Seder ti puoi e puoi andar tra elli. Non aspettar mio dir più, né mio cenno: Libero, dritto e sano è tuo arbitrio, E fallo fora non fare a suo senno ; Per eh' io te sopra te corono e mitrio.
Page 520 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Page 468 - Ch' agli occhi temperava il nuovo giorno , Senza più aspettar lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento Su per lo suoi , che d...
Page 122 - A' miei portai l'amor che qui raffina. * Veggasi la seconda nota a pag. 168. Oh, dissi lui, per li vostri paesi Giammai non fui: ma dove si dimora Per tutta Europa, ch'ei non sien palesi? La fama, che la vostra casa onora, Grida i signori e grida la contrada, Si che ne sa chi non vi fu ancora.
Page 80 - Venimmo a lei : o anima Lombarda, Come ti stavi altera e disdegnosa, E nel muover degli occhi onesta e tarda ! Ella non ci diceva alcuna cosa; Ma lasciavane gir, solo guardando, A guisa di leon quando si posa. Pur Virgilio si trasse a lei, pregando Che ne mostrasse la miglior salita : E quella non rispose al suo dimando; Ma di nostro paese e della vita C...
Page 122 - Ed io vi giuro, s' io di sopra vada, Che vostra gente onrata non si sfregia Del pregio della borsa e della spada. Uso e natura sì la privilegia, Che, perchè il capo reo lo mondo torca, Sola va dritta, e il mal cammin dispregia.
Page 580 - S' io avessi, lettor, più lungo spazio Da scrivere, io pur canterei in parte Lo dolce ber che mai non m' avria sazio ; Ma perchè piene son tutte le carte Ordite a questa Cantica seconda, Non mi lascia più ir lo fren dell
Page 528 - Piacer, quanto le belle membra in ch' io Rinchiusa fui, e sono in terra sparte : E se il sommo piacer sì ti fallio Per la mia morte, qual cosa mortale Dovea poi trarre te nel suo disio ? Ben ti dovevi, per lo primo strale Delle cose fallaci, levar suso Diretro a me che non era più tale.
Page 284 - Per la sua forma, ch' è nata a salire, Là dove più in sua materia dura : ' Così l' animo preso entra in disire Ch' è moto spiritale, e mai non posa, Fin che la cosa amata il fa gioire. Or ti puote apparer, quand' è nascosa La veritade alla gente, ch' avvera Ciascuno amore in se laudabil cosa : Perocché forse appar la sua matera Sempr' esser buona : ma non ciascun segno È buono.