Giovanni Boccaccio: corso di lezioni fatte nell' Università di Roma nell' anno 1904-1905Libr. ed. Lombarda, A. de Mohr, Antongini & c., 1905 - 533 pages |
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Giovanni Boccaccio: Corso Di Lezioni Fatte Nell' Università Di Roma Nell ... Angelo de Gubernatis No preview available - 2018 |
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Popular passages
Page 307 - E, secondo che alcuna di loro poi mi ridisse, il piano che nella valle era, così era ritondo come se a sesta fosse stato fatto, quantunque artificio della natura, e non manual paresse...
Page 274 - Madonna, come tutti questi altri hanno detto, cosi dico io sommamente esser piacevole e commendabile l'ordine dato da voi; ma di speziai grazia vi chieggio un dono, il quale voglio che mi sia confermato per infino a tanto che la nostra compagnia durerà, il quale è questo: che io a questa legge non sia costretto, di dover dire novella secondo la proposta data, se io non vorrò, ma quale più di dire mi piacerà.
Page 349 - Fu, secondo che io già intesi, in Perugia un giovane, il cui nome era Andreuccio di Pietro*, cozzone...
Page 378 - E conoscendo allora la donna quanto più saporiti fossero i basci dello amante che quegli del marito , voltata la sua durezza in dolce amore verso Ricciardo , tenerissimamente da quel giorno innanzi l' amò , e savissimamente operando, molte volte goderono del loro amore.
Page 302 - ... fosse, ad un bellissimo e ricco palagio, il quale alquanto rilevato dal piano sopra un poggetto era posto, gli ebbe condotti.
Page 283 - E se mai con tutta la mia forza a dovervi in cosa alcuna compiacere mi disposi, ora più che mai mi vi disporrò; per ciò che io conosco che altra cosa dir non potrà alcun con ragione, se non che gli altri e io, che vi amiamo, naturalmente operiamo.
Page 390 - ... e, senza riguardare ad un suo cappuccio, sopra il quale era tanto untume che avrebbe condito il calderon d...
Page 256 - Io, semplicissima giovane e appena potente a disciogliere la lingua nelle materiali e semplici cose tra le mie compagne, con tanta affezione li modi del parlare di costui raccolsi, che in brieve spazio io avrei di fingere e di parlare passato ogni poeta; e poche cose furono alle quali, udita la sua posizione, io con una finta novella non dessi risposta dicevole. Cose assai, secondo il mio parere, male agevoli ad imprendere, e molto più...
Page 283 - ... della minuta polvere avviene, la quale, spirante turbo, o egli di terra non la muove, o, se la muove, la porta in alto, e, spesse volte, sopra le teste degli uomini, sopra le corone dei Re e degli Imperatori, e talvolta sopra gli alti palagi e sopra le eccelse torri la lascia; delle quali se ella cade, più giù andar non può che il luogo onde levata fu.
Page 211 - Deh fa pian, marito mio; o lo mi comperai un gallo delle lire cento?». La reina allora un poco turbata, quantunque tutte l'altre ridessero, disse: «Dioneo, lascia stare il motteggiare e dinne una bella; e se non, tu potresti provare come io mi so adirare». Dioneo, udendo questo, lasciate star le ciance, prestamente in cotal guisa cominciò a cantare: Amor, la vaga luce, che move da' begli occhi di costei, servo m'ha fatto di te e di lei.