Dante e la libertà moderna

Front Cover
Fibreno, 1865 - 356 pages
 

Selected pages

Contents

Other editions - View all

Common terms and phrases

Popular passages

Page 150 - Esce di mano a Lui, che la vagheggia Prima che sia, a guisa di fanciulla, Che piangendo e ridendo pargoleggia, L' anima semplicetta, che sa nulla; Salvo che, mossa da lieto fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Page 216 - Quaut' egli ha più di buon vigor terrestro. Alcun tempo il sostenni col mio volto; Mostrando gli occhi giovinetti a lui, Meco il menava in dritta parte volto. Sì tosto come in su la soglia fui . Di mia seconda etade e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m...
Page 157 - Io dico d'Aristotele e di Piato, E di molti altri. E qui chinò la fronte; E più non disse e rimase turbato.
Page 63 - In te magnificenza, in te s' aduna Quantunque in creatura è di bontate. Or questi, che dall' infima lacuna Dell' universo insin qui ha vedute Le vite spiritali ad una ad una, Supplica a te, per grazia, di virtute Tanto, che possa con gli occhi levarsi Più alto, verso l' ultima salute. Ed io, che mai per mio veder non arsi • Più ch' io fo per lo suo, tutti i miei prieghi Ti porgo (e prego che non sieno scarsi) Perchè tu ogni nube gli disleghi Di sua mortalità, co
Page 166 - Questi non hanno speranza di morte, e la lor cieca vita è tanto bassa, che invidiosi son d' ogni altra sorte. Fama di loro il mondo esser non lassa, misericordia e giustizia gli sdegna: non ragioniam di lor, ma guarda e passa." Ed io, che riguardai, vidi una insegna, che girando correva tanto ratta, che d...
Page 211 - O donna, in cui la mia speranza vige, E che soffristi per la mia salute In Inferno lasciar le tue vestige; Di tante cose quante io ho vedute , Dal tuo podere e dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. Tu m...
Page 85 - Lo maggior don, che Dio per sua larghezza Fesse creando, ed alla sua bontate Più conformato, e quel ch...
Page 173 - Come l' altre verrem per nostre spoglie ; Ma non però ch'alcuna sen rivesta; Chè non è giusto aver ciò ch' uom si toglie. Qui le strascineremo ; e per la mesta Selva saranno i nostri corpi appesi, Ciascuno al prun dell
Page 152 - Ver non lo illustra, Di fuor dal qual nessun vero si spazia. Posasi in esso come fera in lustra, Tosto che giunto 1' ha : e giugner puollo, Se non, ciascun disio sarebbe frustra: Nasce per quello a guisa di rampollo Appiè del vero il dubbio : ed è natura, Ch' al sommo pinge noi di collo in collo.
Page 164 - L'occhio lo sostenea lunga fiata; Cosi dentro una nuvola di fiori, Che dalle mani angeliche saliva E ricadeva giù dentro e di fuori, Sovra candido vel cinta d'oliva Donna m'apparve, sotto verde manto, Vestita di color di fiamma viva.

Bibliographic information