Dante e la libertà modernaFibreno, 1865 - 356 pages |
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Adriano adunque Alighieri amore anima anzi Astolfo avea avete Beatrice Branca d'Oria Carlo Magno cattolica cattolicismo ch'ei chè chiama Chiesa cielo città civile colla consorzio cristiani Cristo d'ogni Dante de'papi dice diritto divina commedia dominio dommi dottrina duca Eginardo erano eretici esso falso fede forza genti Gesù Cristo ghibellino giustizia gloria grazia grido Guelfi innanzi l'Alighieri l'anima l'avete l'impero l'italia l'uomo lascia legge liberali libertà di culti Liutprando Longobardi luogo mente monarchia monarchia universale mondo mostra natura niuno pace papa paradiso peccato pensiero Pentapoli perfidia Perocchè Pietro Pipino poema sacro poeta politica pontefice popolo poscia potere preghiere principio PURG purgatorio ragione rale reca regno religione santa sarà selva servitù siete signoria somma libertà morale sovranità sovrano spada spirito stra temporale terra terzetto torna Vanni Fucci vedere veltro vero Virgilio virtù vizio voglia vuol
Popular passages
Page 150 - Esce di mano a Lui, che la vagheggia Prima che sia, a guisa di fanciulla, Che piangendo e ridendo pargoleggia, L' anima semplicetta, che sa nulla; Salvo che, mossa da lieto fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Page 216 - Quaut' egli ha più di buon vigor terrestro. Alcun tempo il sostenni col mio volto; Mostrando gli occhi giovinetti a lui, Meco il menava in dritta parte volto. Sì tosto come in su la soglia fui . Di mia seconda etade e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m...
Page 157 - Io dico d'Aristotele e di Piato, E di molti altri. E qui chinò la fronte; E più non disse e rimase turbato.
Page 63 - In te magnificenza, in te s' aduna Quantunque in creatura è di bontate. Or questi, che dall' infima lacuna Dell' universo insin qui ha vedute Le vite spiritali ad una ad una, Supplica a te, per grazia, di virtute Tanto, che possa con gli occhi levarsi Più alto, verso l' ultima salute. Ed io, che mai per mio veder non arsi • Più ch' io fo per lo suo, tutti i miei prieghi Ti porgo (e prego che non sieno scarsi) Perchè tu ogni nube gli disleghi Di sua mortalità, co
Page 166 - Questi non hanno speranza di morte, e la lor cieca vita è tanto bassa, che invidiosi son d' ogni altra sorte. Fama di loro il mondo esser non lassa, misericordia e giustizia gli sdegna: non ragioniam di lor, ma guarda e passa." Ed io, che riguardai, vidi una insegna, che girando correva tanto ratta, che d...
Page 211 - O donna, in cui la mia speranza vige, E che soffristi per la mia salute In Inferno lasciar le tue vestige; Di tante cose quante io ho vedute , Dal tuo podere e dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. Tu m...
Page 85 - Lo maggior don, che Dio per sua larghezza Fesse creando, ed alla sua bontate Più conformato, e quel ch...
Page 173 - Come l' altre verrem per nostre spoglie ; Ma non però ch'alcuna sen rivesta; Chè non è giusto aver ciò ch' uom si toglie. Qui le strascineremo ; e per la mesta Selva saranno i nostri corpi appesi, Ciascuno al prun dell
Page 152 - Ver non lo illustra, Di fuor dal qual nessun vero si spazia. Posasi in esso come fera in lustra, Tosto che giunto 1' ha : e giugner puollo, Se non, ciascun disio sarebbe frustra: Nasce per quello a guisa di rampollo Appiè del vero il dubbio : ed è natura, Ch' al sommo pinge noi di collo in collo.
Page 164 - L'occhio lo sostenea lunga fiata; Cosi dentro una nuvola di fiori, Che dalle mani angeliche saliva E ricadeva giù dentro e di fuori, Sovra candido vel cinta d'oliva Donna m'apparve, sotto verde manto, Vestita di color di fiamma viva.