In the Footprints of Dante

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Methuen & Company, 1907 - 398 pages
 

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Popular passages

Page 228 - O donna, in cui la mia speranza vige, E che soffristi per la mia salute In Inferno lasciar le tue vestige; Di tante cose quante io ho vedute , Dal tuo podere e dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. Tu m...
Page 72 - Soft hour ! which wakes the wish and melts the heart Of those who sail the seas, on the first day When they from their sweet friends are torn apart ; Or fills with love the pilgrim on his way, As the far bell of vesper makes him start, Seeming to weep the dying day's decay.
Page 242 - O abbondante grazia, ond' io presunsi Ficcar lo viso per la luce eterna Tanto, che la veduta vi consunsi ! Nel suo profondo vidi che s...
Page 3 - E come quei, che con lena affannata ^ Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all...
Page 185 - O gloriose stelle , o lume pregno Di gran virtù , dal quale io riconosco Tutto, qual che si sia, il mio ingegno; Con voi nasceva , e s...
Page 224 - Nel gran fior discendeva, che s' adorna Di tante foglie, e quindi risaliva Là dove il suo amor sempre soggiorna. Le facce tutte avean di fiamma viva, E l' ali d' oro, e 1' altro tanto bianco Che nulla neve a quel termine arriva. Quando scendean nel fior, di banco in banco Porgevan della pace e dell' ardore, Ch' egli acquistavan ventilando il fianco.
Page 17 - Quest' è colei, eh' è tanto posta in croce Pur da color, che le dovrian dar lode, Dandole biasmo a torto e mala voce. Ma ella s' è beata, e ciò non ode : Con 1' altre prime creature lieta Volve sua spera, e beata si gode.
Page 147 - E se il mondo laggiù ponesse mente Al fondamento che natura pone, Seguendo lui, avria buona la gente. Ma voi torcete alla religione Tal, che fia nato a cingersi la spada ; E fate re di tal, eh' è da sermone : Onde la traccia vostra è fuor di strada.
Page 42 - Quando n' apparve una montagna bruna Per la distanza, e parvemi alta tanto, Quanto veduta non n' aveva alcuna. Noi ci allegrammo, e tosto tornò in pianto; Che dalla nuova terra un turbo nacque, E percosse del legno il primo canto. Tre volte il fe' girar con tutte 1' acque, Alla quarta levar la poppa in suso. E la prora ire in giù, com' altrui piacque, Infin che il mar fu sopra noi richiuso.
Page 109 - Ch' agli occhi temperava il nuovo giorno. Senza più aspettar lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento Su per lo suoi che d' ogni parte oliva. Un'aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento; Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U...

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