L'epigramma italiano dal risorgimento delle lettere si tempi moderni, con cenni storici, biografie e note bibliografiche...

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U. Hoepli, 1918 - 495 pages
 

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Popular passages

Page 31 - Donne e giovanetti amanti, Viva Bacco e viva Amore ! Ciascun suoni, balli e canti ! Arda di dolcezza il core ! Non fatica, non dolore ! Quel c'ha esser, convien sia. Chi vuol esser lieto, sia: Di doman non c'è certezza.
Page 217 - Suo intento supremo, in ogni scritto, ma più specialmente nelle tragedie, fu che il teatro fosse scuola agli uomini ad essere « liberi, forti e generosi, trasportati per la vera virtù, insofferenti d...
Page 30 - ... ha, fuor non dimostra. Vane cure e pensier, diverse sorte per la diversità che da Natura, si vede ciascun tempo al mondo errante. Ogni cosa è fugace e poco dura, tanto Fortuna al mondo è mal costante; sola sta ferma e sempre dura Morte.
Page 224 - Mi trovan duro? Anch'io lo so: pensar li fo. Taccia ho d'oscuro? Mi schiarirà poi libertà.
Page 40 - Grato m' è il sonno, e più l'esser di sasso, Mentre che 'l danno, e la vergogna dura; Non veder, non sentir m' è gran ventura; Però non mi destar, deh parla bassoDaI!
Page 270 - A. LINAKER, La vita ei tempi di Enrico Mayer, Firenze, Barbèra, 1898, II, pagg.
Page 306 - AL CONTE GIACOMO LEOPARDI RECANATESE FILOLOGO AMMIRATO FUORI D'iTALIA SCRITTORE DI FILOSOFIA E DI POESIE ALTISSIMO DA PARAGONARE SOLAMENTE COI GRECI . CHE FINÌ DI XXXIX ANNI LA VITA PER CONTINUE MALATTIE MISERISSIMA FECE ANTONIO RANIERI PER SETTE ANNI FINO ALLA ESTREMA ORA CONGIUNTO ALL'AMICO ADORATO. MDCCCXXXVII II patrimonio di casa Leopardi, in trentacinque an» ni di severa amministrazione di Adelaide, è intera* mente risanato.
Page 41 - l primo pianto Picciol tempo il Sol vider gli occhi miei. Qui son per sempre ; nè per men vorrei, S'i' resto vivo in quel che m'amò tanto.
Page 52 - La Notte, che tu vedi in si dolci atti / dormir, fu da un Angelo scolpita /in questo sasso, e perché dorme ha vita: /destala, se noi credi, e parleratti», databile tra il 1545 e il 1546 (cfr.
Page 226 - Ciò che parevano i suoi versi e ciò che ne pare a lui, si vede da questo epigramma contro i pedanti : Vi paion strani? Saran toscani. Son duri duri, disaccentati... Non son cantati. Stentati, oscuri, irti, intralciati... Saran pensati.

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