La questione linguistica e l'amicizia del padre Antonio Cesari con Vincenzo Monti, Francesco Villardi, ed Alessandro Manzoni narrata coll'ajuto di documenti ineditiCollezione letteraria, 1901 - 217 pages |
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La Questione Linguistica e l'Amicizia del Padre Antonio Cesari con Vincenzo ... Giuseppe Guidetti No preview available - 2017 |
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Accademia Accademia della Crusca alcuni Alessandro Manzoni amico animo Antonio Cesari anzi assai avea aver Bellezze di Dante bello Beltrami Berni buon certo Cesari cit chè Chersa colla credo Crusca detto Dialogo dice difesa dire dotti dovea Epistole eziandio faccia fece Filippino Firenze Francesco Villardi Frate Giordani Giornale giudicato Giulio Perticari Giuseppe Giuseppe Acerbi gloria gran GUIDETTI inedite Italiana latina legge letteraria Lettere cit Lettere del Cesari Lettere ed altre lingua lingua italiana Locarno lodi Luigi Angeloni mandò Manuzzi Manzoni medesimo Milano Modena morte mostra onore opera Orazione Padova parlare parole Pederzani Perticari piacere Pietro Giordani poco Poligrafo prego Prof pubblicò pure ragione rispondere risposta Rovereto sapere sarà scrisse scritto scrittori scriveva sentire Signori sonetto stampa stima Tomo Toscana Trecento troppo trovato uomo vedere vero Verona veronese Vicenza Vincenzo Monti vituperi Vocabolario Vocabolario della Crusca voci voglia volle Zaguri
Popular passages
Page 37 - ... più minuti, mi par gran maestro. In« gegno ha altissimo, acuto e facondo assaissimo. De' «suoi Inni il migliore mi sembra quello della Pen«tecoste: sono però sparsi tutti, qual più, qual meno, « di concetti pellegrini, che egli solo era atto a tro«vare. Risplende poi la sua pietà e religione: e « certo quel romanzo è un trionfo della virtù ; e farà « troppo più frutto, che nessun altro quaresimale ». Il Cesari (') poi finiva una sua lettera all'ab. Gaetano Della Casa : « Mi direte...
Page 128 - ... dire e dovrei. Ma mi è dato lo scrivervi poche righe, e queste sieno per rallegrarmi con voi della bell'opera che avete impresa ad onore de' vostri celebri cittadini, e si pr0 delle nostre lettere.
Page 38 - Lo scrittore similmente che, sprezzati gli antichi, non prenderà a sua norma che le novità de' moderni, non si procaccerà una fama che duri più che la moda. Perciocché il fondamento della lingua, per l'universale consenso dei dotti, è irremovibilmente piantato nelle antiche scritture: e la lingua, già frenata dalle debite leggi, può bensì arricchirsi di nuovi tesori, e, gittate le vecchie scorie, sempre più ripulirsi: ma crollarsi dai suoi fondamenti non mai; e non può tentare di svellerli...
Page 70 - Beiti, al Biondi ea tutti quegli altri lumi delle romane lettere. Io nulla vi dico delle sue lodi ; perché agli uomini che sono lodati da tutta...
Page 46 - Ma qui io voglio aver avvertito coloro che leggeranno, che quantunque io abbia detto e dica, che la bella lingua si dee per noi prendere la prima cosa dal trecento, e da coloro eziandio che nel cinquecento con tanta lode...
Page 46 - Egli è però una goffa calunnia il dire, che i Puristi insegnano a' giovani a prendere dal trecento i riboboli, le anticaglie, le pedantesche maniere: ninno il fece, né lo farà, che abbia senno.
Page 128 - ... vostri celebri cittadini, ea prò delle nostre lettere. Che siate benedetto! Ne strideranno i magri giudici che tutto sanno, e la loro lingua non sanno; e con quelle false e pazze dottrine l'hanno messa in rovina, anzi menata a niente. Ma ne stridano e se ne straccino gli occhi; ciò nulla monta. I savii guardano al cielo lombardo , e specialmente al Cesar!
Page 35 - E tuttavia questo nostro secolelto miterino , che nelle sue scritture non ci da mai fiato di queste eleganze , e parlaci la lingua di qualche altro mondo , vuoi dire, e che a lui si dica che e1 parla toscano. Ben. Datevene pace ; e...
Page 128 - ... lor nasi. Quasi mi perito d'avere scritti interi volumi contro quella baldanza fiorentina; perché dove i fatti sono sì aperti, le ragioni si fanno vane, quantunque gravi e certissime. Ma voi finalmente coglierete l'ultima e più allegra corona che sia rimasa a cogliersi in questo arringo.
Page 58 - ... invidiabile piuttosto a moltissimi , o anzi sicuro già di avere o placate o disperate le invidie; e solito inoltre a peccare nel contrario, trapassando colle lodi la misura degli altrui meriti. Nè ti sdegnasti come provocato da particolare offesa di quell'uomo, benemerito de...