Il Politecnico: Serie 4a. Parte letterario-scientifica, Volume 41867 |
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Popular passages
Page 613 - Dunque nostra veduta, che conviene Essere alcun de' raggi della mente Di che tutte le cose son ripiene, Non può di sua natura esser possente Tanto, che suo principio non discerna Molto di là, da quel eh' egli è, parvente. Però nella giustizia sempiterna La vista che riceve il vostro mondo, Com...
Page 614 - Lume non è, se non vien dal sereno, Che non si turba mai, anzi è tenèbra, Od ombra della carne, o suo veneno. Assai t' è mo aperta la latébra, Che t' ascondeva la giustizia viva, Di che facei quistion cotanto crebra, Chè tu dicevi : Un uom nasce alla riva Dell...
Page 610 - Nel ventre tuo si raccese l' amore Per lo cui caldo nell' eterna pace Così è germinato questo fiore. Qui se' a noi meridiana face Di caritade, e giuso intra i mortali Se' di speranza fontana vivace. Donna, se' tanto grande e tanto vali, Che qual vuol grazia ea te non ricorre , Sua disianza vuol volar senz
Page 613 - Se così fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio, e non fora giustizia, Per ben, letizia, e per male, aver lutto.
Page 610 - Liberamente al dimandar precorre. In te misericordia, in te pietate, In te magnificenza, in te s'aduna Quantunque in creatura è di bontate.
Page 614 - Or tu chi se' che vuoi sedere a scranna Per giudicar da lungi mille miglia Con la veduta corta d...
Page 411 - ... nel luogo più famoso , più nobile e più bello di quanti mai io ne abbia al mondo veduti , ove i maggiori suoi tra splendide pompe menaron superbi trionfi, ei come servo vile, spinto a furia di popolo e obbrobriosamente spogliato delle insegne ducali, mozzo del capo miseramente mori, e le porte del tempio e del palagio, l'atrio e la scala marmorea già di festivi adornamenti , e delle nemiche spoglie soventi volte abbellite e superbe , del proprio sangue ebbe macchiato. Del luogo ti ho detto....
Page 163 - Non è il mondan rumore altro che un fiato di vento, che or vien quinci ed or vien quindi, e muta nome, perchè muta lato. 103 Che voce avrai tu più, se vecchia scindi da te la carne, che se fossi morto innanzi che lasciassi il pappo e il dindi, 106 pria che passin mill
Page 411 - ... nel luogo più famoso, più nobile e più bello di quanti mai io ne abbia al mondo veduti, ove i maggiori suoi tra splendide pompe menaron superbi trionfi, ei come servo vile, spinto a furia di popolo e obbrobriosamente spogliato delle insegne ducali, mozzo del capo miseramente mori, e le porte del tempio e del palagio, l'atrio e la scala marmorea già di festivi adornamenti, e delle nemiche spoglie soventi volte abbellite e superbe, del proprio sangue ebbe macchiato. Del luogo ti ho detto. Ora...
Page 606 - Ancor ti prego, Regina che puoi ; Ciò che tu vuoi, che tu conservi sani, Dopo tanto veder, gli affetti suoi. Vinca tua guardia i movimenti umani: Vedi Beatrice, con quanti Beati Per li miei prieghi ti chiudon le mani.