Il duomo di Orvieto

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Tip. dei successori Le Monnier, 1866 - 542 pages
 

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Popular passages

Page 156 - Indi sen va quel padre e quel maestro Con la sua donna, e con quella famiglia Che già legava 1' umile capestro; Nè gli gravò viltà di cuor le ciglia, Per esser fi...
Page 176 - Aguzza qui, lettor, ben gli occhi al vero ; che il velo è ora ben tanto sottile, certo, che '1 trapassar dentro è leggiero. Io vidi quello esercito gentile tacito poscia riguardare in sue, quasi aspettando pallido ed umile : E vidi uscir dell'alto e scender giùe due angeli con due spade affocate, tronche e private delle punte sue. Verdi, come fogliette pur mo nate, erano in veste, che da verdi penne percosse traean- dietro e ventilate.
Page 155 - Diffuso era per gli occhi e per le gene Di benigna letizia in atto pio , Quale a tenero padre si conviene. Ed , ella ov
Page 115 - Stavvi Minos orribilmente, e ringhia : esamina le colpe nell'entrata, giudica e manda secondo che avvinghia. Dico, che quando l'anima mal nata gli vien dinanzi, tutta si confessa ; e quel conoscitor delle peccata vede qual loco d' inferno è da essa : cignesi con la coda tante volte quantunque gradi vuoi che giù sia messa.
Page 182 - Per la sua forma, ch' è nata a salire, Là dove più in sua materia dura : ' Così l' animo preso entra in disire Ch' è moto spiritale, e mai non posa, Fin che la cosa amata il fa gioire.
Page 175 - Là dove più ch' a mezzo muore il lembo. Oro ed argento fino, e cocco e biacca, Indico legno lucido e sereno, Fresco smeraldo in i' ora che si fiacca, 75 Dall' erba e dalli fior dentro a quel seno Posti, ciascun saria di color vinto, Come dal suo maggiore è vinto il meno. Non avea pur natura ivi dipinto, Ma di soavità di mille odori 80 Vi faceva un incognito indistinto. Salve, Regina, in sul verde e in su' fiori Quindi seder, cantando, anime vidi, Che per la valle non parean di fuori.
Page 153 - Poi che la gente poverella crebbe Dietro a costui, la cui mirabil vita Meglio in gloria del ciel si canterebbe, Di seconda corona redimita Fu per Onorio dall' eterno spiro La santa voglia d
Page 155 - Ed io son quel che su vi portai prima Lo nome di colui che in terra addusse La verità, che tanto ci sublima; E tanta grazia sovra me rilusse, Ch' io ritrassi le ville circostanti Drill' empio culto che il mondo sedusse.
Page 154 - Se tal fu l'una ruota della biga, In che la santa Chiesa si difese, E vinse in campo la sua civil briga, Ben ti dovrebbe assai esser palese L'eccellenza dell'altra, di cui Tomma Dinanzi al mio venir fu sì cortese. Ma l'orbita, che fe' la parte somma Di sua circonferenza, è derelitta, Si eh' è la muffa dove era la gomma.
Page 119 - Come la carne gloriosa e santa fia rivestita, la nostra persona più grata fia per esser tutta quanta...

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