Opere: accresciute di alcune composizioni inedite, Volume 3Antonio Tealdo, 1802 |
Contents
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Common terms and phrases
Addio Adrasto affanno affetti Agenore Aless Alessandro almeno amante Amasi Amenofi Amestri amico Amil Amilcare Aminta amor Antigono Aspasia Attilia atto barbaro bella Berenice Beroe brami Bubaste caro Cartago ch'io Ciel Clearco Clelia colpa consiglio crudel d'amore Danao deggio degno Demetrio Dov'è Egle Elisa felice fido figlio Fuggi funesto genitor gloria ingrato Iperm Ipermestra Ismene istante istesso Larissa lascia Lean Leango Linc Linceo Lisimaco Lisinga Manl Mintéo morir nemico Neoc Nitteti Numi Oh Dio Orazio pace padre parlar periglio pietà Plistene Porsenna posso Prence Pria Principessa Publ puoi Radamisto ragion Regolo Rossane Sammete sarà SCENA VII sdegno Sebaste sento Serse Signor Siveno soffrir sospiri sperar sposa Tamiri Tarquinio Temistocle tiranno Tiridate tremar trono troppo vedi veggo virtù voglio vuoi vuol Zenobia Zopiro
Popular passages
Page 317 - Nel cammin di nostra vita, Senza i rai del Ciel cortese Si smarrisce ogni alma ardita, Trema il cor, vacilla il pie. A compir le belle imprese L'arte giova, il senno ha parte; Ma vaneggia il senno e l'arte Quando amico il Ciel non è.
Page 170 - La costanza, la fé, la gloria alberghi, La giustizia, il valore. E se giammai Minaccia al Campidoglio Alcun astro maligno influssi rei, Ecco Regolo, o Dei: Regolo solo Sia la vittima vostra; e si consumi Tutta l'ira del Ciel sul capo mio. Ma Roma illesa... Ah qui si piange! Addio.
Page 170 - Questo suol, questi tetti, e queste mura. Fate che sempre in esse La costanza, la fé, la gloria alberghi, La giustizia, il valore. E se giammai Minaccia al Campidoglio Alcun...
Page 170 - Romani, addio. Siano i congedi estremi degni di noi. Lode agli Dei, vi lascio, e vi lascio Romani. Ah, conservate illibato il gran nome; e voi sarete gli arbitri della terra; e il mondo intero roman diventerà. Numi custodi di quest'almo terren, Dee protettrici della stirpe d'Enea, confido a voi questo popol d'eroi: sian vostra cura questo suol, questi tetti e queste mura.
Page 139 - L'utile, o il danno Ch'ei conoscer dee solo, è ciò che giova O nuoce alla sua patria, a cui di tutto È debitor. Quando i sudori e il sangue Sparge per lei, nulla del proprio ei dona ; Rende sol ciò che n'ebbe.