Il Raverta

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G. Daelli, 1864 - 202 pages
 

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Popular passages

Page 196 - Verace amore, e che poi cresce amando Multiplicato, in te tanto risplende, Che ti conduce su per quella scala, U...
Page 57 - Per questo, a sostener tanto, ch' io giunsi L aspetto mio col valore infinito. • O abbondante grazia , ond' io presunsi Ficcar lo viso per la luce eterna Tanto , che la veduta vi consunsi ! Nel suo profondo vidi, che s...
Page 57 - Dell' alto lume parvemi tre giri « Di tre colori, e d'una contenenza. E quello che di ciò ne segue. BAF. Non passate neanco più innanzi; perché a sofficienza comprendo il dir vostro meglio con la mente, che per le formate parole.
Page 59 - Superbir di colui che tu vedesti Da tutti i pesi del mondo costretto. Quelli che vedi qui furon modesti A riconoscer sé della bontate, Che gli avea fatti a tanto intender presti; (io Perché le viste lor furo esaltate Con grazia illuminante, e con lor merto, Sì e' hanno piena e ferma volontate.
Page 95 - Quella ch'amare e sofferir ne 'nsegna, e vói che '1 gran desio, l'accesa spene, ragion, vergogna e reverenza affrene, di nostro ardir fra se stessa si sdegna. Onde Amor paventoso fugge al core, lasciando ogni sua impresa, e piange e trema; ivi s'asconde e non appar più fore. Che poss'io far, temendo il mio signore, se non star seco infin a l'ora estrema? che bel fin fa chi ben amando more.
Page 176 - A cercar la sua morte. BAF. O felice morte! Ma se si trovasse poi quella cosa tanto lodata diversa dal creder suo, come andrebb'ella? resterebbe infiammato o no? RAV. Giudico che sì, perché la prima impressione che si ha, rare volte avvien che si possa levare, che per lo più con quella si rimane; onde medesimamente si ama.
Page 62 - Cosi la mente mia, tutta sospesa, mirava fissa, immobile ed attenta, e sempre del mirar faceasi accesa. A quella luce cotal si diventa, che volgersi da lei per altro aspetto e impossibil che mai si consenta. Per6 che il ben, ch' e del volere obbietto, tutto s' accoglie in lei, e fuor di quella e difettivo ci6 che 11 £ perfetto.
Page 184 - ... ha provata e di continuo prova; ma che non sia maggiore I' odio non é da dubitare, conciossiaché per lo più, e quasi sempre, si vede odio nascere in loco d'amore, ma ben di rado, ove é odio germogliare amore. Onde facile é da giudicare, che più potente sia il nemico che caccia l'altro. Però, non potendosi con altro cacciare amore che con lo sdegno , salvo chi non s'attuffasse nel fiume Solenno (se vero é, che abbia virtù in sé di liberare d...
Page 113 - Coricossi adunque il giovane allato a lei senza toccarla: e, raccolto in un pensiero il lungo amor portatole e la presente durezza di lei, e la perduta speranza, diliberò di più non vivere; e, ristretti in sé gli spiriti, senza alcun motto fare, chiuse le pugna, allato a lei si morì.
Page 194 - Ciel gli avea' dat' ali Per le cose mortali , Che son scala al Fattor, chi ben l'estima: Che mirando ei ben fiso, quante e quali Eran virtuti in quella sua speranza , D'una in altra sembianza Potea levarsi all'alta cagion prima; Ed ei l'ha detto alcuna volta in rima. Or m'ha posto in obblio con quella donna, Ch'i' li die' per colonna Della sua frale vita.

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