The Inferno of Dante Alighieri

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J. M. Dent and Company, 1919 - 401 pages
 

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Popular passages

Page 48 - Io venni in loco d' ogni luce muto, Che mugghia, come fa mar per tempesta, Se da contrari venti è combattuto. La bufera infernal, che mai non resta, Mena gli spirti con la sua rapina ; Voltando e percotendo li molesta. Quando giungon davanti alla ruina, Quivi le strida, il compianto e il lamento ; Bestemmian quivi la virtù Divina. Intesi, che a così fatto tormento Eran dannati i peccator carnali, Che la ragion sommettono al talento. E come gli stornei ne portan 1...
Page 8 - Tu se' lo mio maestro, e il mio autore; Tu se' solo colui da cui io tolsi Lo bello stile, che m'ha fatto onore. Vedi la bestia2, per cui io mi volsi : Aiutami da lei, famoso Saggio, Ch...
Page 364 - ... la Capraia e la Gorgona, e faccian siepe ad Arno in su la foce, sì ch'egli annieghi in te ogni persona!
Page 285 - When I departed from Circe, who beyond a year detained me there near Gaeta, ere <Eneas thus had named it, neither fondness for my son, nor reverence for my aged father, nor the due love that should have cheered Penelope, could conquer in me the ardour that I had to gain experience of the world, and of human vice and worth...
Page 361 - But if my words be seed that may bear fruit Of infamy to the traitor whom I gnaw, Speaking and weeping shalt thou see together.
Page 10 - Molti son gli animali, a cui s' ammoglia, E più saranno ancora, infin che il veltro Verrà, che la farà morir con doglia. Questi non ciberà terra né peltro, Ma sapienza e amore e virtute, E sua nazion sarà tra Feltro e Feltro. Di quell...
Page 24 - Per me si va nell' eterno dolore, Per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore : Fecemi la divina potestate, La somma sapienza e il primo amore. Dinanzi a me non fur cose create, Se non eterne, ed io eterno duro : Lasciate ogni speranza, voi eh' entrate ! Queste parole di colore oscuro Vid' io scritte al sommo d' una porta : Perch' io : Maestro, il senso lor m
Page 4 - Guardai in alto, e vidi le sue spalle Vestite già de' raggi del pianeta , Che mena dritto altrui per ogni calle. Allor fu la paura un poco queta, Che nel lago del cor m...
Page 18 - E cominciommi a dir soave e piana, Con angelica voce, in sua favella: O anima cortese Mantovana...
Page 48 - Ora incomincian le dolenti note A farmisi sentire : or son venuto Là dove molto pianto mi percote. Io venni in loco d' ogni luce muto. Che mugghia, come fa mar per tempesta, Se da contrari venti è combattuto.

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