Vita di Dante. Con le annotazioni di E. Rocco |
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addì ajuto alcuni allegorie allora altre amore antichi anzi Arezzo Arrigo avea Beatrice bella Bianchi Boccaccio Bonifazio Brunetto Latini buon Cacciaguida cacciati Canto capo Carlo Carlo di Valois Cerchi certo chè chiama cielo città cittadini colla Commedia commento Convito Corso Donati d'ogni Dante detto dice Dino Comp Dino Compagni Divina Commedia donna erano esso fece Federigo figliuolo Fiorentini Firenze fuorusciti furono Ghibellini Giano della Bella gran Gubbio Guelfi Guelfi Neri Guido Guido Cavalcanti imperadore Imperciocchè incomincia Inferno Italia lasciò lingua lode luogo Malaspina medesimo messer Corso messer Vieri morte narra niuna nome Nova nuovo ondechè Papa PARAD Paradiso parecchi parole passo Pelli Piccarda Pisa poco podestà Poema poesia Poeta popolo principalmente principio Priori probabilmente PURG Purgatorio ragione Rosso della Tosa Santa secolo segue signore storia Toscana trova Uguccione vedesi Vedi veggiamo Veltro Verona versi Villani
Popular passages
Page 195 - Diretr' a me, che non era' più tale. Non ti dovea gravar le penne in giuso Ad aspettar più colpi, o pargoletta, O altra vanità con sì breve uso. Nuovo augelletto due o tre aspetta : Ma dinanzi dagli occhi de' pennuti Rete si spiega indarno, o si saetta.
Page 228 - Veggio in Alagna entrar lo fiordaliso E nel vicario suo Cristo esser catto.
Page 91 - E misimi a leggere quello, non conosciuto da molti, libro di Boezio, nel quale, cattivo e discacciato, consolato s'avea.
Page 195 - Piangendo dissi : Le presenti cose Col falso lor piacer volser miei passi, Tosto che il vostro viso si nascose.
Page 13 - Fiorenza dentro dalla cerchia antica, Ond' ella toglie ancora e Terza e Nona, Si stava in pace sobria e pudica. Non avea catenella, non corona, Non donne contigiate, non cintura, Che fosse a veder più, che la persona. Non faceva nascendo ancor paura La figlia al padre, che '1 tempo e la dote Non fuggiau quinci e quindi la misura. Non avea case di famiglia vote: Non v' era giunto ancor Sardanapalo A mostrar ciò, che 'n camera si puote.
Page 194 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Page 403 - O donna, in cui la mia speranza vige, E che soffristi per la mia salute In Inferno lasciar le tue vestige; Di tante cose quante io ho vedute , Dal tuo podere e dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. Tu m...
Page 23 - Cosenza, che alla caccia Di me fu messo per Clemente allora, Avesse in Dio ben letta questa faccia, L'ossa del corpo mio sarieno ancora In co' del ponte presso a Benevcnto, Sotti) la guardia della grave mora.
Page 457 - Lucevan gli occhi suoi più che la stella : E cominciommi a dir soave e piana, Con angelica voce, in sua favella...
Page 377 - Ho io appreso quel che, s' io ridico, A molti fia savor di forte agrume; E s' io al vero son timido amico , Temo di perder vita tra coloro Che questo tempo chiameranno antico. La luce in che rideva il mio tesoro Ch' io trovai lì , si fe' prima corrusca, Quale a raggio di sole specchio d' oro ; Indi rispose : coscienza fusca O della propria o dell...