La visione di AlbericoAppulo-Irpino, 1899 - 89 pages |
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La Visione di Alberico: Ristampata Tradotta e Comparata con la Divina ... Catello de Vivo No preview available - 2018 |
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Common terms and phrases
adulterio alberichiani alberichiano angeli anime atque audivi autem beato Pietro apostolo beatus Petrus apostolus Benedetto bolgia Caifa campo cenobio cenobio cassinese ch'io chè cherubin chiesa cielo concupiscenza Cristo cruciati cuius Dante dantesco delitti demonii Deus diavolo dice diebus Divina Commedia dixit michi donna ecclesiam ecclesie eius enim erant erat etiam Fialte fiamme flammas fornace fuoco Galazia gaudio gloria Graffiacan Iddio illis illos inferno innanzi Iudas iusta l'apostolo loco lussuriosi manibus michi Apostolus Minosse modum monaci mostra nunc October 24 omnes omnia paradiso peccati peccatore pena penam penitentiam penitenza Petro piange Pietro Diacono Post hec Purg Qualiter quam quibus quivi quod Rubicante sacerdote Sanctus Santo serpentes sibi sicut sodomiti spirito stolus sunt superbia sustinent suum tamen tormento usque vero vidi VIII viri VISIONE DI ALBERICO XXIII XXVI XXVIII XXXI XXXIII
Popular passages
Page 27 - Come per sostentar solaio o tetto, Per mensola talvolta una figura Si vede giunger le ginocchia al petto, La qual fa del non ver vera rancura Nascere a chi la vede; così fatti "Vid' io color, quando posi ben cura.
Page 52 - Quegli ch' usurpa in terra il luogo mio, II luogo mio, il luogo mio che vaca Nella presenza del Figliuol di Dio, Fatto ha del cimiterio mio cloaca Del sangue e della puzza, onde 'l perverso Che cadde di quassù laggiù si placa'. Di quel color che per lo sole avverso Nube dipinge da sera e da mane, Vid...
Page 55 - In vesta di pastor lupi rapaci Si veggion di quassù per tutti i paschi. O difesa di Dio ! perchè pur giaci ? Del sangue nostro Caorsini e Guaschi S
Page 39 - Presemi allor la mia scorta per mano, E menommi al cespuglio che piangea Per le rotture sanguinenti, invano. O Jacopo, dicea, da Sant
Page 43 - Quando gli apparve d' angeli sì carca. Ma per salirla mo nessun diparte Da terra i piedi : e la regola mia Rimasa è giù per danno delle carte. Le mura che soleano esser badia, Fatte sono spelonche ; e le cocolle Sacca son piene di farina ria. Ma grave usura tanto non si tolle Contro 'l piacer di Dio, quanto quel frutto, Che fa il cuor de
Page 37 - Laggiù tra 1' ombre triste smozzicate ? Tu non hai fatto sì al1' altre bolge : Pensa, se tu annoverar le credi, Che miglia ventidue la valle volge : E già la luna è sotto i nostri piedi : Lo tempo è poco omai che n
Page 47 - Con quelle altr'ombre pria sorrise un poco; da indi mi rispose tanto lieta, ch'arder parca d'amor nel primo foco: « Frale, la nostra volontà quieta virtù di carità, che fa volerne sol quel ch'avemo, e d'altro non ci asseta.
Page 53 - Nè ch' io fossi figura di sigillo A' privilegi venduti e mendaci Orni' io sovente arrosso e disfavillo. In veste di pastor lupi rapaci Si veggion di quassù per tutti i paschi. O difesa di Dio , perchè pur giaci t Del sangue nostro Caorsini e Guaschi S...
Page 48 - Per ch' una fansi nostre voglie stesse. Si che, come noi sem di soglia in soglia Per questo regno, a tutto il regno piace, Com...