La Comedia di Dante Alighieri1848 |
Contents
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Common terms and phrases
alcun Alichin Allor altra altrui amor anima appresso aqua assai avea Barbariccia Beatrice buon Calcabrina CANTO CANTO DECIMO CANTO VENTESIMO Cerbero cerchio ch'è ch'elli ch'io Chè ciascun ciel Ciriatto co'l colui cominciai convien cotal da'l de'l Dicendo dietro dimanda dimmi dinanzi dissi distese dolce dolor Draghignazzo dritto drizzò Duca duol elli ello eterno facea fece fiamma Flegetonta Flegiàs foco fummo gente Gerion giace Graffiacan gran gridò guarda Inferno innanzi Jacopo Rusticucci l'aer l'altro l'anima l'aqua l'occhio l'ombra l'un lagrime levò Libicocco loco lume Maestro Malacoda Malebranche mente Michel Zanche mondo morte n'giva ne'l no'l omai parea parlar parole passi petto piange pianto piè piedi poco Poscia pria quei quinci Quivi ripa rispose Rubicante S'io sangue santa scoglio sentii sì ch sovra spirto suon suso terra tosto trista veder vedi vedrai veggio Venimmo vidi viso volse volve
Popular passages
Page 171 - Che per l'effetto de' suoi ma' pensieri, Fidandomi di lui, io fossi preso E poscia morto, dir non è mestieri. Però quel che non puoi avere inteso, Cioè come la morte mia fu cruda, Udirai, e saprai se m'ha offeso.
Page 265 - Mise fuor prima, e poi cominciò: Frate, Lo mondo è cieco, e tu vien ben da lui. Voi che vivete ogni cagion recate Pur suso al cielo, sì come se tutto Movesse seco di necessitate. Se così fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio, e non fora giustizia, Per ben, letizia, e per male, aver lutto.
Page 452 - La contingenza, che fuor del quaderno Della vostra materia non si stende, Tutta è dipinta nel cospetto eterno. Necessità però quindi non prende Se non come dal viso, in che si specchia Nave, che per corrente giù discende. Da indi, sì come viene ad orecchia Dolce armonia da organo, mi viene A vista 'l tempo, che ti s
Page 1 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Page 543 - ... indova; ma non eran da ciò le proprie penne: se non che la mia mente fu percossa da un fulgore in che sua voglia venne.
Page 453 - Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scendere, e 'l salir per l' altrui scale. E quel, che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle : Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te : ma poco appresso Ella, non tu, n
Page 137 - , dissi, ' che per cento milia perigli siete giunti a l'occidente, a questa tanto picciola vigilia de1 nostri sensi ch'è del rimanente, non vogliate negar l'esperienza, diretro al sol, del mondo sanza gente! Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza...
Page 266 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Page 529 - O donna, in cui la mia speranza vige, E che soffristi per la mia salute In Inferno lasciar le tue vestige; Di tante cose quante io ho vedute , Dal tuo podere e dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. Tu m...
Page 495 - ... lupi che gli danno guerra; con altra voce ornai, con altro vello ritornerò poeta; ed in sul fonte del mio battesmo prenderò '1 cappello; però che ne la fede, che fa conte l'anime a Dio, quivi intra' io, e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte.